l'Astrofilo settembre-ottobre 2022

53 SETTEMBRE-OTTOBRE 2022 ASTRO PUBLISHING prossime a quella della luce. Quando uno di questi getti è puntato verso la Terra, osserviamo un breve impulso di radiazione di raggi gamma o un GRB di breve durata.” Un GRB di breve durata di solito du- ra solo pochi decimi di secondo. Gli astronomi cercano allora un bagliore residuo, un’emissione di luce causata dall’interazione dei getti con il gas circostante. Ma anche così facendo, sono difficili da rilevare: solo una mezza dozzina di GRB di breve du- rata sono stati rilevati a lunghezze d’onda radio e finora nessuno era stato rilevato a lunghezze d’onda millimetriche. Laskar, che ha guidato la ricerca mentre era Excellence Fel- low presso la Radboud University, nei Paesi Bassi, ha affermato che la dif- ficoltà è l’immensa distanza dai GRB e le capacità tecnologiche dei tele- scopi. “Gli afterglow dei GRB di breve durata sono molto luminosi ed ener- getici, ma queste esplosioni avven- gono in galassie lontane, il che si- gnifica che la luce proveniente da esse può essere piuttosto debole per i nostri telescopi sulla Terra. Prima di ALMA, i telescopi millimetrici non erano abbastanza sensibili per rile- vare questi bagliori residui.” Essendosi verificato quando l’uni- verso aveva solo il 40% della sua età attuale, GRB 211106A non fa ecce- zione. La luce di questo lampo di raggi gamma di breve durata era co- sì debole che quando le prime osser- vazioni nei raggi X del Neil Gehrels Swift Observatory della NASA hanno evidenziato l’esplosione, la galassia ospite non era rilevabile a quella lun- ghezza d’onda e gli astronomi non sono stati in grado di determinare esattamente da dove proveniva l’e- splosione. “La luce residua è essen- ziale per capire da quale galassia proviene un’esplosione e per saperne di più sull’esplosione stessa. Inizial- mente, quando era stata scoperta solo la controparte nei raggi X, gli astronomi pensavano che questa ASTROFILO l’ I n una prima volta per la radioastronomia, gli astronomi hanno rilevato un ba- gliore a lunghezza d’onda millimetrica generato da un lampo di raggi gamma di breve durata. Questa illustrazione mostra la fusione tra una stella di neutroni e un’altra stella (vista come un disco, in basso a sinistra), che ha causato una esplosione provocando il lampo di raggi gamma di breve durata GRB 211106A (getto bianco, al centro), e ha lasciato ciò che gli astronomi ora sanno essere uno dei bagliori residui più luminosi mai registrati (onda d’urto semisferica verso destra). Mentre la polvere nella galassia ospite ha oscurato la maggior parte della luce visibile, la luce millimetrica dell’evento (raffigurata in verde) è stata in grado di sfuggire e raggiungere l’Atacama Large Millimeter/submillime- ter Array (ALMA), offrendo agli astronomi una visione senza precedenti di que- sta esplosione cosmica. Il team di ricercatori ha confermato che il GRB 211106A è uno dei GRB di breve durata più energetici mai osservati. [ALMA (ESO/NAOJ/ NRAO), M. Weiss (NRAO/AUI/NSF)]

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