l'Astrofilo luglio-agosto 2016

ARCHEOASTRONOMIA ASTROFILO l’ Se questa fosse la realtà delle cose, sarebbe lecito avere qualche dubbio sulle capacità di centinaia di archeologi che per generazioni sono andati in ogni angolo dello Yucatan a cercare e studiare gli insediamenti Maya. È difficile credere che nessun professionista abbia mai tentato di percorrere, in una vita dedicata a quelle specifiche tematiche, la stessa via seguita da William nel suo tempo libero. E infatti, negli stessi giorni in cui la no- tizia diventava virale (attorno al 10-11 mag- gio), gli specialisti di civiltà Maya hanno ini- ziato a occuparsene e le conclusioni a cui sono giunti devono aver lasciato insonne l'in- colpevole William. Una delle prime docce fredde arriva da un commento del Washington Post : “L'entusia- smo di Gadoury è meraviglioso e lui ha fatto un esperimento accurato. Ma che cosa pos- siamo concludere dalle sue scoperte infor- mali? Non molto. […] Senza uno studio formale, revisionato da esperti, dell'ipotesi stelle-città (ma anche in presenza di tale stu- dio), è un po' imprudente concludere che ciò sia stato dimostrato. E ora molti esperti sono intervenuti per esprimere scetticismo” . Riferendo a Wired un'affermazione del noto archeologo newyorkese Edward Barna Kur- jack (scomparso due anni fa), la curatrice del Florida Museum of Natural History, Susan Mil- brath, ha ricordato che i territori Maya erano così densamente occupati nel periodo classico di quella civiltà (250-900 d.C.), che in qualun- que area dello Yucatan è probabile trovare un sito archeologico. Pertanto l'apparente correlazione fra costellazioni e città potrebbe essere casuale. Sempre su Wired , la giornali- sta scientifica Sarah Zhang puntualizza che in realtà non sappiamo se e quali stelle siano state raccolte in costellazioni dai Maya; quindi quelle utilizzate da William potreb- bero essere state estranee a quella cultura. Fra i primi esperti di Maya a essere interve- nuti c'è David Stuart, antropologo della Me- I n basso, l’esalta- zione di una non scoperta: posters dedicati, trofei, medaglie e il “pre- zioso” libro che ri- porta costellazio- ni Maya che nem- meno i Maya co- noscevano. Augu- riamo a William di diventare uno scienziato più prudente di quelli che ha finora in- contrato. [Le Jour- nal de Montréal, Martin Chevalier]

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