l'Astrofilo novembre-dicembre 2025

43 NOVEMBRE-DICEMBRE 2025 ASTRO PUBLISHING tava di un nuovo tipo di supernova incredibilmente speciale. Opportu- nità di questo tipo sono rare!” In- vece dei tipici carbonio e ossigeno (presenti in altre supernovae “spo- gliate”) lo spettro era dominato da forti segnali di silicio, zolfo e argon. La fusione nucleare produce questi elementi più pesanti all’interno delle profondità di una stella massic- cia durante le sue fasi finali di vita. “Questa stella ha perso la maggior parte del materiale che aveva pro- dotto nel corso della sua vita” , ha detto Schulze. “Quindi, abbiamo po- tuto vedere solo il materiale forma- tosi nei mesi immediatamente pre- cedenti la sua esplosione. Deve es- sere accaduto qualcosa di molto vio- lento per causarlo.” Sebbene la causa precisa di questo fenomeno rimanga una questione aperta, Schulze, Miller, Yang, Filip- penko e i loro colleghi ipotizzano che sia in atto un processo raro e po- tente. Stanno esplorando molteplici scenari, tra cui interazioni con una potenziale stella compagna, un’e- norme eruzione pre-supernova o persino venti stellari insolitamente forti. Ma, più probabilmente, il team ipotizza che questa misteriosa super- nova sia il risultato di una stella mas- siccia che si sta letteralmente lace- rando. Mentre il nucleo della stella si contrae verso l’interno sotto la sua stessa gravità, diventa ancora più caldo e denso. Il calore e la densità estremi riaccendono quindi la fu- sione nucleare con un’intensità così incredibile da causare una potente esplosione di energia che allontana gli strati esterni della stella. Ogni volta che la stella subisce questo po- tente impulso, perde altro materiale. “Non comprendiamo ancora ap- pieno come la natura abbia creato una così particolare esplosione” , ha detto Miller. “Questa stella sottoli- nea la necessità di scoprire altre di queste rare supernove, in modo da poter continuare a studiarle”. Tsinghua University, in Cina. Filip- penko, illustre professore di astrono- mia all’Università della California, a Berkeley, era molto interessato alle supernovae neonate ed era incurio- sito dall’oggetto. Per puro caso, si trovava al Keck Observatory e fu in grado di catturare lo spettro di que- sto transiente celeste appena sco- perto, utilizzando lo spettrografo a bassa risoluzione (LRIS) del Keck Ob- servatory. “È davvero emozionante scoprire una nuova classe di stelle esplosive, soprattutto se conferma alcune delle nostre teorie su come le stelle massicce evolvono nel tempo, ma svela anche nuovi e interessanti enigmi” , ha affermato Filippenko. “È stata una vera fortuna che il mio team utilizzasse il telescopio Keck I la notte in cui è stata scoperta SN 2021yfj: siamo riusciti a ottenere uno spettro che ci ha portato diret- tamente alla conclusione che si trat- ASTROFILO l’ !

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