l'Astrofilo novembre-dicembre 2015

ASTRONAUTICA ASTROFILO l’ cità con la quale viene trasferita, l'Hodge- hog compie manovre più o meno ampie, da piccoli aggiustamenti di posizione fino a grandi balzi in alto. Gli otto spuntoni che sporgono dagli spigoli del cubo hanno la funzione di “arti protettivi” e impedisco- no al robot di impattare diretta- mente le sue facce contro le spor- genze del suolo. I progettisti pre- vedono che quegli stessi spuntoni possano ospitare strumenti scien- tifici, come ad esempio sonde ter- miche in grado di misurare la temperatura del terreno. Anche se di primo acchito si ha l'impressione che un Hodgehog possa solo ruzzolare a casaccio su una superficie accidentata, in re- altà ciò è vero solo in parte, in- fatti il robot è in grado di puntare un determi- nato target e di balzare esattamente in quella direzione; chiaramente serviranno poi meno e- nergiche manovre cor- rettive per raggiungere definitivamente il tar- get. Per i controllori del- la missione sarà un po' come giocare a golf in un ambiente alieno e in regime di microgravità, con la differenza che i volani sostituiranno le mazze, mentre le palline avranno una taglia più ragguardevole. E infatti, i due prototipi fi- nora realizzati (uno dal JPL e uno dalla Stanford) hanno lati di 30-40 cm e pesi che, a seconda del carico di strumenti (camere da ripresa, spettrometri, sensori vari), pos- sono variare da pochi chilogrammi fino a una decina di chilogrammi. Le differenze macroscopiche fra le due versioni sono le minori dimensioni e il peso più contenuto del robot della Stanford, nonché il sistema di frenamento, a disco quello del JPL, a fa- sce quello della Stanford. I prototipi dei due Hedgehog sono stati te- stati la scorsa estate a bordo dell'aereo Zero-G della NASA, un C-9 appositamente modificato per compiere vertiginose pic- chiate a forma parabolica, che consentono di annullare quasi completamente l'attra- zione gravitazionale terrestre, creando in tal modo una microgravità simile a quella presente sulle superfici di asteroidi e co- I n questa pagina, la struttura d’in- sieme e i compo- nenti interni di un prototipo di Hedgehog. Ini- zialmente pen- sato a forma di riccio con nume- rosi “aculei”, il progetto è evolu- to in un cubo do- tato di spuntoni sugli spigoli, la so- luzione ingegne- risticamente più adatta all’esplo- razione delle su- perfici di asteroidi e comete. [NASA/ JPL-Caltech/Stan- ford Univ., MIT] Componenti mobilità Tre volani interni per la mobilità Motori e freni generano brusche torsioni controllate sui volani Spuntoni su ogni spigolo proteggono dal terreno e fungono da piedi per il saltellamento Key features Mechanically and thermally sealed from environment Symmetric design allows mobility in any configuration Large internal volume for scientific payload Minimalistic Scalable

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