l'Astrofilo settembre-ottobre 2025
42 SETTEMBRE-OTTOBRE 2025 ASTRO PUBLISHING nanze, mentre la loro bril- lante luce stellare produce un bagliore nebuloso rap- presentato in blu. È una scena temporanea in cui le giovani stelle dirom- penti, con la loro vita rela- tivamente breve e la loro lu- minosità, svolgono un ruolo breve ma importante nella storia più ampia della re- gione. Come conseguenza del comportamento vivace di queste stelle massicce, il processo di formazione stel- lare locale finirà per arre- starsi. Iniziamo con il polpastrello in alto al centro nella pa- gina precedente, sopranno- minato “Teatro dell’Opera” per la sua struttura circolare a più livelli. I principali fattori che determinano il chiarore bluastro e nebuloso del- l’area si trovano molto probabil- mente verso la base: la luce delle stelle gialle brillanti o di una sor- gente vicina ancora nascosta dietro la densa polvere marrone scuro. Appena sotto gli strati di polvere arancione- marrone si trova una stella gialla brillante con raggi di diffrazione. Sebbene questa stella massiccia abbia sca- vato le sue immediate vici- nanze, non è stata in grado di spingere il gas e la pol- vere a distanze maggiori, creando un guscio com- patto di materiale circo- stante. Osservando attentamente si notano piccole aree, come quella a forma di diapason immediatamente a sinistra del Teatro dell’Opera, che contengono meno stelle. Queste zone apparente- mente vuote indicano la presenza di densi filamenti di polvere in primo piano, modo oscurato. Alcune stel- le massicce bianco-blu, come quella nel polpastrello in basso a sinistra, sembrano avere una risoluzione più ni- tida di altre, ciò perché qual- siasi materiale interposto tra la stella e il telescopio è stato dissipato dalla radiazione stellare. Vicino alla base di quel pol- pastrello si trovano piccoli e densi filamenti di polvere. Queste minuscole forma- zioni sono riuscite a perma- nere nonostante l’intensa radiazione, suggerendo che siano sufficientemente den- se da formare protostelle. Una piccola sezione gialla a destra indica la posizione di una stella massiccia ancora avviluppata che è riuscita a brillare attraverso il materiale interposto. In tutta questa scena si trovano molte piccole stelle gialle con raggi di dif- frazione. Brillanti stelle bianco-blu sono in primo piano in questa imma- gine di Webb, ma alcune po- trebbero far parte della più estesa area della nebulosa Zampa di Gatto. Un aspetto che cattura l’at- tenzione è il brillante ovale rosso-arancio in alto a de- stra. Il basso numero di stelle sullo sfondo suggerisce che si tratti di un’area densa che sta appena iniziando il suo processo di formazione stel- lare. Un paio di stelle visibi- li e ancora velate sono spar- se in questa regione, contri- buendo all’illuminazione del materiale al centro. Alcune stelle ancora avvolte lasciano tracce della loro presenza, come un’onda d’urto in basso a sinistra, che indica un’espulsione energe- tica di gas e polvere da una sorgente luminosa. Q uesto video esplora un sottoinsieme di strutture simili a polpastrelli all’interno di una sezione della nebulosa Zampa di Gatto, un’enorme regione di formazione stellare situata a circa 4000 anni luce di distanza, nella costellazione dello Scorpione. [Greg Bacon, Frank Summers, Joseph DePa- squale, Ralf Crawford, Leah Hustak, Christian Nieves, Alyssa Pagan (STScI) − NASA, ESA, CSA, STScI, VISTA] I n questa animazione immersiva è mostrata la posizione in cielo della nebulosa Zampa di Gatto. Si parte da un’im- magine presa da Terra dal compianto astrofotografo Akira Fujii, per poi mostrare immagini della Digitized Sky Survey. L’animazione prosegue concentrandosi su una porzione se- lezionata del cielo per rivelare un’immagine della nebulosa Zampa di Gatto in luce visibile, presa all’ESO, e termina con uno zoom su una sezione della Zampa di Gatto, passando gradualmente alla splendida immagine catturata dal tele- scopio spaziale Webb nel vicino infrarosso. [NASA, ESA, CSA, STScI, Danielle Kirshenblat (STScI)] che ospitano stelle ancora in forma- zione e bloccano la luce delle stelle sullo sfondo. Verso il centro dell’im- magine si trovano piccoli grumi rosso fuoco sparsi tra la polvere marrone. Queste sorgenti rosso fuoco indicano regioni in cui è in corso una massic- cia formazione stellare, sebbene in ! ASTROFILO l’
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