l'Astrofilo settembre-ottobre 2025

39 SETTEMBRE-OTTOBRE 2025 scoperto nel 2020 dalla Zwicky Tran- sient Facility (ZTF) e segnalato indi- pendentemente da due team nel 2023. L’utilizzo dei dati del Keck Ob- servatory Archive (KOA) per questo nuovo oggetto ZTF ha mostrato che era simile ai due ENT di Gaia, raffor- zando ulteriormente l’ipotesi che gli ENT siano una nuova classe distinta di eventi astrofisici estremi. Basandosi sulle osservazioni di una vasta gamma di telescopi terrestri e spaziali, il team ha determinato che questi eventi straordinari non pote- vano essere supernovae perché rila- sciano molta più energia di qualsiasi esplosione stellare nota. L’enorme bilancio energetico, com- binato con le loro curve di luce uni- formi e prolungate, indicava chiara- mente un meccanismo alternativo: l’accrescimento su un buco nero su- permassiccio. Tuttavia, gli ENT differiscono signifi- cativamente dal normale accresci- mento del buco nero, quando i ma- teriali che circondano il buco nero si riscaldano ed emettono luce, mo- strando tipicamente variazioni di lu- minosità irregolari e imprevedibili. I brillamenti regolari e di lunga du- rata degli ENT indicano un processo fisico distinto: il graduale accresci- mento di una stella distrutta da par- te di un buco nero supermassiccio. Benjamin Shappee, professore asso- ciato all’IfA e coautore dello studio, ha sottolineato le implicazioni: “Gli ENT forniscono un nuovo prezioso strumento per studiare i buchi neri massicci nelle galassie distanti. Es- sendo così luminosi, possiamo ve- derli da vaste distanze cosmiche e, in astronomia, guardare lontano signi- fica guardare indietro nel tempo. Osservando questi brillamenti pro- lungati, otteniamo informazioni sulla crescita dei buchi neri durante un’epoca chiave nota come ‘mezzo- giorno cosmico’, quando l’universo aveva la metà della sua età attuale e le galassie erano luoghi di evolu- zione, formando stelle e alimen- tando i loro buchi neri supermassicci con una frequenza 10 volte mag- giore rispetto a oggi” . La rarità degli ENT, che si veri- ficano almeno 10 milioni di volte meno frequentemente delle supernovae, rende la loro individuazione difficile e dipendente dal monitoraggio continuo del cosmo. Osservatori come il Vera C. Rubin Observatory e il Nancy Grace Roman Space Telescope della NASA promettono di scoprire molti altri di questi spettacolari eventi, rivoluzio- nando la nostra comprensione dell’attività dei buchi neri nel- l’universo primordiale. “Que- sti ENT non segnano solo la drammatica fine dell’esistenza di una stella massiccia − con- clude Hinkle − ma hanno anche illuminato i processi re- sponsabili della crescita dei buchi neri più grandi dell’uni- verso.” so un’energia sorprendentemente 25 volte superiore a quella delle su- pernovae più energetiche cono- sciute. Mentre le supernovae tipiche emettono la stessa energia di un Sole nei suoi 10 miliardi di anni di vita, gli ENT irradiano l’energia di 100 Soli. Gli ENT furono scoperti per la prima volta quando Hinkle ini- ziò una ricerca sistematica in survey pubbliche di brillamenti di lunga durata provenienti dai centri delle galassie. Iden- tificò due brillamenti insoliti nei dati della missione Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea, rilevati nel 2016 e nel 2018. “Gaia non fornisce informa- zioni sulla fisica dell’evento, ma solo che qualcosa è cam- biato in luminosità” , ha affer- mato Hinkle. La scoperta ha dato il via a una campagna di follow-up pluriennale per ca- pire quali fossero queste fonti. Nel frattempo, un terzo even- to con proprietà simili è stato ASTROFILO l’ A nimazione artistica dei transienti nucleari estremi (ENT). L’enorme bilancio energetico, combinato con le loro curve di luce uniformi e prolungate, indica un meccanismo alternativo: l’accrescimento su un buco nero supermassiccio. Gli ENT differiscono significativa- mente dal normale accrescimento di un buco nero, quando i materiali che circondano il buco nero si riscal- dano ed emettono luce, mostrando tipicamente varia- zioni di luminosità irregolari e imprevedibili. I brilla- menti uniformi e di lunga durata degli ENT indicano un processo fisico distinto: il graduale accrescimento di una stella distrutta da parte di un buco nero super- massiccio. [W. M. Keck Observatory/Adam Makarenko] ! V isione artistica della forma- zione di transienti nucleari estremi (ENT). [W. M. Keck Ob- servatory/Adam Makarenko]

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