l'Astrofilo settembre-ottobre 2025
21 SETTEMBRE-OTTOBRE 2025 ASTRO PUBLISHING gruppo di astronomi utiliz- zando SPHERE (Spectro- Polarimetric High-contrast Exoplanet REsearch), uno strumento installato sul VLT dell’ESO. Tuttavia, nessuna delle osservazioni di questo sistema aveva trovato alcu- na prova della formazione di un pianeta all’interno del disco. Ora, grazie alle osser- vazioni del nuovo strumen- to ERIS (Enhanced Resolu- tion Imager and Spectro- graph) del VLT, i ricercatori affermano di aver trovato il principale sospettato. Il gruppo di lavoro ha indivi- duato il candidato proprio alla base di uno dei bracci a spirale del disco, esatta- mente dove la teoria aveva previsto la presenza del pia- neta responsabile della for- mazione di tale struttura. “Ciò che rende questa osservazione un potenziale punto di svolta è che, a differenza di molte osservazioni precedenti, siamo in grado di rile- vare direttamente il segnale del pro- topianeta, che è ancora profonda- mente immerso nel disco” , afferma Maio, che lavora presso l’Osservato- rio Astrofisico di Arcetri, un centro dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). “Questo ci dà un livello di fi- compagna della giovane stella. L’esatta natura di questo oggetto rimane un mistero. Il nuovo studio, guidato da Anuroop Da- sgupta, ricercatore di dot- torato presso l’ESO e l’U- niversità Diego Portales in Cile, fa seguito alle osser- vazioni di V960 Mon effet- tuate un paio di anni fa. Le osservazioni, realizzate sia con SPHERE che con ALMA (Atacama Large Millime- ter/submillimeter Array), hanno rivelato che la ma- teria in orbita intorno a V960 Mon è modellata co- me una serie di intricati bracci a spirale. Hanno anche mostrato che la ma- teria si frammenta, se- guendo un processo noto come ‘instabilità gravita- zionale’, quando grandi grumi di materia intorno a una stella si contraggono e collassano, ognuno con la possibilità di formare un pia- neta o un oggetto più grande. “Quel lavoro ha rivelato materiale instabile, ma ha lasciato aperta la questione di cosa potrebbe acca- dere dopo. Con ERIS, ci siamo prefis- sati di trovare frammenti compatti e luminosi che indicassero la pre- senza di un compagno nel disco, e ci siamo riusciti” , afferma Dasgupta. I ricercatori hanno trovato un poten- ziale compagno molto vicino a uno dei bracci a spirale osservati con SPHERE e ALMA. Affermano che questo oggetto potrebbe essere un pianeta in formazione o una “nana bruna”, ovvero un oggetto più grande di un pianeta, che non ha acquisito massa sufficiente per bril- lare come una stella. Se confermato, questo compagno potrebbe essere la prima chiara indi- viduazione di un pianeta o di una nana bruna in formazione per insta- bilità gravitazionale. Q uesto video zooma su HD 135344B, una giovane stella si- tuata a circa 440 anni luce di distanza. La stella è cir- condata da un disco di polvere e gas con evidenti strutture a spirale. Nuove osservazioni ottenute con il Very Large Te- lescope (VLT) dell’ESO potrebbero aver svelato un pianeta che scolpisce queste strutture. Il video combina immagini acquisite con diversi telescopi in momenti diversi e a varie lunghezze d’onda. [ESO/L. Calçada/N. Risinger (skysurvey.org )/ VMC Survey/Digitized Sky Survey 2/ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)/ N. van der Marel et al./T. Stolker et al./F. Maio et al.] ducia molto più elevato nell’esisten- za del pianeta, poiché stiamo osser- vando direttamente la sua luce.” Anche un altro gruppo di astronomi ha recentemente utilizzato lo stru- mento ERIS per osservare una di- versa stella, V960 Mon, che si trova ancora nelle primissime fasi di vita. In uno studio pubblicato il 18 luglio su The Astrophysical Journal Letters , il gruppo riporta la scoperta di una ASTROFILO l’ ! U n’immagine ottenuta con il Very Large Telescope (VLT) dell’ESO che mostra una possi- bile compagna in orbita attorno alla giovane stella V960 Mon. L’immagine è stata presa con lo strumento ERIS (Enhanced Re- solution Imager and Spectro- graph) del VLT. Le proprietà dell’oggetto sono sconosciute: potrebbe essere un pianeta o una nana bruna, ovvero un og- getto più grande di un pianeta che non ha acquisito massa suf- ficiente per brillare come una stella. [ESO/A. Dasgupta]
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