l'Astrofilo luglio-agosto 2025

42 LUGLIO-AGOSTO 2025 ASTRO PUBLISHING della scena. I ricercatori sono stati in grado di giungere a questa conclu- sione utilizzando un doppio approc- cio investigativo. La stella al centro della scena si trova nella Via Lattea, a circa 12000 anni luce dalla Terra. L’il- luminante evento, formalmente chia- mato ZTF SLRN-2020, è stato origina- riamente individuato come un lampo di luce ottica utilizzando la Zwicky Transient Facility, presso l’Osservato- rio Palomar del Caltech a San Diego, in California. I dati di NEOWISE (Near- Earth Object Wide-field Infrared Sur- vey Explorer) della NASA hanno mo- strato che la stella si è effettivamen- te illuminata nell’infrarosso un anno prima del lampo di luce ottica, sug- gerendo la presenza di polvere. Que- sta indagine iniziale del 2023 portò i ricercatori a credere che la stella fosse più simile al Sole e che fosse in fase di invecchiamento in una gi- gante rossa da centinaia di migliaia di anni, espandendosi lentamente man mano che esauriva il suo com- bustibile idrogeno. Tuttavia, MIRI ha raccontato una storia diversa. Grazie a una sensibilità e a una risoluzione spaziale elevate, Webb è stato in grado di misurare con precisione l’emissione nascosta della stella e del- le sue immediate vicinanze, che si trovano in una regione di spazio molto affollata. I ricercatori hanno scoperto che la stella non era così lu- minosa come avrebbe dovuto esse- re se si fosse evoluta in una gigante rossa, il che indicava che non vi era alcun rigonfiamento che avrebbe in- ghiottito il pianeta come si pensava in precedenza. I ricercatori suggeri- scono che, a un certo punto, il pia- neta avesse le dimensioni di Giove, ma orbitasse abbastanza vicino alla stella, persino più vicino dell’orbita di Mercurio attorno al Sole. Per milioni di anni, il pianeta ha or- bitato sempre più vicino alla stella, giungendo a conseguenze catastrofi- che. “Alla fine, il pianeta ha iniziato a sfiorare l’atmosfera della stella. Da quel momento in poi, è iniziato un processo di caduta incontrollata e più rapida” , ha affermato Morgan Mac- Leod, membro del team dell’Harvard- Smithsonian Center for Astrophysics e del MIT di Cambridge, Massachu- by NASA/ESA/CSA Hannah Braun L’autopsia di un pianeta inghiottito da una stella rivela una sorpresa L e osservazioni del telescopio spa- ziale Webb hanno fornito una sorprendente svolta nella nar- razione che circonda quella che si ri- tiene essere la prima stella osservata nell’atto di inghiottire un pianeta. Le nuove scoperte suggeriscono che la stella in realtà non si sia gonfiata fino a inglobare un pianeta, come prece- dentemente ipotizzato. Piuttosto, le osservazioni di Webb mostrano che l’orbita del pianeta si è ridotta nel tempo, avvicinandolo lentamente al- la sua fine, fino a quando non è stato completamente inghiottito. “Poiché si tratta di un evento così nuovo, non sapevamo bene che cosa aspettarci quando abbiamo deciso di puntare il telescopio in quella direzione” , ha af- fermato Ryan Lau, autore principale del nuovo articolo e astronomo pres- so l’NSF NOIRLab di Tucson, in Ari- zona. “Grazie alla sua visione ad al- ta risoluzione nell’infrarosso, stiamo ottenendo preziose informazioni sul destino finale dei sistemi planetari, forse incluso il nostro. ” Due stru- menti a bordo di Webb, MIRI e NIR- Spec, hanno realizzato “l’autopsia” ASTROFILO l’

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