l'Astrofilo luglio-agosto 2025
30 LUGLIO-AGOSTO 2025 ASTRO PUBLISHING evoluti i sub-Nettuni, e parte di ciò sta nel capire perché non esistono nel nostro sistema solare.” La loro esistenza era inattesa prima della loro scoperta, nell’ultimo decennio, da parte del telescopio spaziale Ke- pler. Ora gli astronomi stanno cer- cando di capire da dove provengano e perché siano così comuni. Prima di Webb, gli scienziati ave- vano pochissime informazioni al lo- ro riguardo. Sebbene i sub-Nettuni siano poche volte più grandi della Terra, sono comunque molto più piccoli dei pianeti giganti gassosi e in genere più freddi dei Giovi caldi, il che li rende molto più difficili da osservare rispetto alle loro contro- parti giganti gassose. Una scoperta chiave prima di Webb fu che la maggior parte delle at- mosfere sub-nettuniane presentava spettri di trasmissione piatti o privi di caratteristiche. Ciò significa che quando gli scienziati osservavano lo spettro del pianeta in transito da- vanti alla sua stella madre, anziché vedere caratteristiche spettrali (le “impronte digitali chimiche” che avrebbero rivelato la composizione dell’atmosfera) vedevano solo uno spettro a linea piatta. Da tutti questi spettri a linea piatta, gli astronomi hanno concluso che almeno alcuni sub-Nettuni erano probabilmente fortemente oscurati da nubi o fo- schie. “Perché abbiamo osservato questo pianeta, TOI-421 b? Perché pensavamo che forse non avrebbe avuto foschie” , ha detto Kempton. “E il motivo è che alcuni dati prece- denti suggerivano che forse i pianeti S ebbene non orbitino attorno al nostro Sole, i sub-Nettuni sono il tipo più comune di esopiane- ta osservato nella nostra galassia. Questi pianeti gassosi sono avvolti nel mistero... e spesso, in una foschia. Ora, osservando l’esopianeta TOI- 421 b, il telescopio spaziale Webb sta aiutando gli scienziati a compren- dere i sub-Nettuni in un modo che non era possibile prima del lancio del telescopio. “Ho aspettato per tutta la mia carriera il telescopio Webb, in così da poter caratterizzare in modo significativo le atmosfere di questi pianeti” , ha affermato Eliza Kemp- ton, ricercatrice principale dell’Uni- versità del Maryland, College Park. “Studiando le loro atmosfere, stia- mo acquisendo una migliore com- prensione di come si sono formati ed La composizione atmosferica del caldo e gassoso sub-Nettuno TOI -421 b by NASA/ESA/CSA Claire Blome & Christine Pulliam ASTROFILO l’
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