l'Astrofilo luglio-agosto 2020

32 CRONACHE SPAZIALI sto è il primo sistema stellare con un buco nero che si può vedere a occhio nudo” , afferma Petr Hadrava, scien- ziato emerito dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca, a Pra- ga, e coautore della ricerca. Situato nella costellazione del Tele- scopio, il sistema è così vicino a noi che le sue stelle sono visibili, dal- l’emisfero sud, in una notte scura e serena anche senza l’ausilio di un bi- nocolo o di un telescopio. “Questo sistema contiene il buco nero più vi- cino alla Terra di cui siamo a cono- scenza” , ha affermato lo scienziato dell’ESO Thomas Rivinius, a capo dello studio pubblicato oggi dalla ri- vista Astronomy & Astrophysics . L’equipe ha inizialmente osservato il sistema, chiamato HR 6819, nell’am- bito di uno studio sui sistemi stellari doppi. Tuttavia, nell’analizzare le os- servazioni, hanno scoperto con stu- pore la presenza di un terzo corpo precedentemente ignoto: un buco nero. Le osservazioni con lo spettro- grafo FEROS sul telescopio di 2,2 metri MPG/ESO a La Silla hanno mo- strato che una delle due stelle visibili orbita intorno a un oggetto invisi- bile ogni 40 giorni, mentre la se- conda stella rimane a grande distan- za da questa coppia interna. Dietrich Baade, astronomo emerito all’ESO di Garching e coautore dello studio, afferma: “Le osservazioni ne- cessarie per determinare il periodo di 40 giorni dovevano essere distribuite su diversi mesi. Ciò è stato possibile solo grazie al sistema pioneristico di osservazione fornito dall’ESO, in base al quale le osservazioni sono eseguite Uno strumento dell’ESO scopre il buco nero più vicino alla Terra U n’equipe di astronomi dell’ESO (European Southern Observa- tory) e di altri istituti ha sco- perto un buco nero a soli 1000 anni luce dalla Terra. Il buco nero è il più vicino al nostro sistema solare fra tutti quelli trovati finora e fa parte di un sistema triplo che può essere visto a occhio nudo. L’equipe ha scoperto evidenze della presenza dell’oggetto invisibile seguendo il moto delle due stelle compagne con il telescopio da 2,2 metri MPG/ESO che si trova all’Os- servatorio di La Silla dell’ESO, in Cile. I ricercatori sostengono che questo sistema potrebbe essere solo la pun- ta dell’iceberg, e che in futuro si po- trebbero trovare molti altri buchi neri simili. “Siamo rimasti veramente sorpresi quando ci siamo resi conto che que- LUGLIO-AGOSTO 2020 by ESO / Anna Wolter ASTROFILO l’

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