l'Astrofilo luglio-agosto 2016

CRONACHE SPAZIALI I mmagine combinata di NGC 1332 che mostra il disco di gas che circonda il buco nero supermassiccio al centro della galassia. Nuove osservazioni di ALMA hanno tracciato il movimento del disco, fornendo misure notevolmente precise della massa del buco nero: 660 milioni di volte la massa del Sole. L'immagine principale è tratta dalla Carnegie-Irvine Galaxy Survey. Il riquadro in alto a sini- stra è un'immagine del telescopio spaziale Hubble e mostra la regione centrale della galassia in luce infrarossa, dove il disco di polveri appare come un profilo oscuro. L'immagine di ALMA, nel riquadro in alto a destra, mostra la rotazione del disco, consen- tendo agli astronomi di calcolare la sua massa. La regione rossa nell'immagine di ALMA rappresenta l'emissione spostata verso il rosso del gas che ruotando si allontana da noi; il blu indica il gas in rotazione verso di noi. L'intervallo di colori rappresenta velocità rotazionali fino a 500 km/s. [A. Barth (UC Irvine), ALMA (NRAO/ESO/NAOJ); NASA/ESA Hubble; Carnegie-Irvine Galaxy Survey] lescopi terrestri e spaziali avevano for- nito stime ampiamente diverse per la massa di questo buco nero, variabili fra 500 milioni e 1,5 miliardi di volte la massa del Sole. I nuovi dati di ALMA confermano che le stime più basse sono le più accurate. Fondamental- mente, le nuove osservazioni di ALMA hanno una risoluzione più elevata di tutte le precedenti osservazioni. AL- MA ha anche rivelato l'emissione pro- veniente dalla componente più densa e più fredda del disco, che è in un movimento circolare notevolmente ordinato attorno al buco nero. Molte osservazioni del passato fatte con te- lescopi ottici, incluso il telescopio spa- ziale Hubble, si erano concentrate sull'emissione proveniente dal gas caldo ionizzato che orbita la regione centrale di una galassia. I dischi di gas ionizzato tendono però a essere mol- to più turbolenti dei dischi freddi, il che porta a una minore precisione quan- do si misura la massa di un buco nero. “ALMA può mappare la rotazione dei dischi di gas nei centri galattici con una risoluzione ancora migliore di quella di Hubble” , ha constatato Benjamin Boizelle, studente laurea- to dell'UCI e co-autore dello studio. “Questa osservazione dimostra una tecnica che può essere applicata a molte altre galassie, per misurare con notevole precisione le masse dei bu- chi neri supermassicci.” ASTROFILO l’ n

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