l'Astrofilo maggio-giugno 2025

MAGGIO-GIUGNO 2025 Q uesta accattivante immagine è stata scattata dall’osservatorio Paranal dell’ESO. Sede del Very Large Telescope, l’osser- vatorio si trova orgogliosamente in cima al Cerro Paranal, alto 2635 metri, nel deserto di Atacama, nel Cile settentrio- nale. I quattro telescopi singoli del VLT, collocati appena a destra del centro in questo panorama, sono in posa davanti all’enorme distesa della Via Lattea, che appare quasi come un arcobaleno di stelle che si inarca sul sito. Nell’immagine sono visibili anche tre dei quattro piccoli telescopi ausiliari. Gli astronomi usano diverse configurazioni di questi telescopi, che possono essere spostati su appositi binari. [ESO/P. Horálek] ASTROFILO l’ Secondo la nuova analisi dettagliata, il complesso industriale aumente- rebbe l’inquinamento luminoso so- pra il VLT, che si trova a circa 11 km dalla posizione pianificata di INNA, di almeno il 35% rispetto agli attuali livelli di base della luce artificiale. Un’altra delle strutture del Paranal, l’ELT dell’ESO, vedrebbe l’inquina- mento luminoso sopra di sé aumen- tare di almeno il 5%. Questo aumen- to rappresenta già un livello di in- terferenza incompatibile con le con- dizioni richieste per osservazioni astronomiche di livello mondiale. L’impatto sui cieli sopra il CTAO-sud, situato a soli 5 km dall’INNA, sa- rebbe il più importante, con l’inqui- namento luminoso che salirebbe di almeno il 55%. “Un cielo più luminoso limita forte- mente la nostra capacità di rivelare direttamente esopianeti simili alla Terra, osservare galassie deboli e persino monitorare asteroidi che potrebbero causare danni al nostro pianeta” , afferma Itziar de Grego- rio-Monsalvo, rappresentante del- l’ESO in Cile. “Costruiamo i telescopi più grandi e potenti, nel posto mi- gliore sulla Terra per l’astronomia, per consentire agli astronomi di tutto il mondo di vedere ciò che nes- suno ha mai visto prima. L’inquina- mento luminoso da progetti come l’INNA non ostacola solo la ricerca, ma ci sottrae la visione condivisa del- l’universo.” Per l’analisi tecnica, un gruppo di e- sperti guidato dal direttore opera- tivo dell’ESO Andreas Kaufer ha la- vorato insieme a Martin Aubé, un esperto di fama mondiale sulla lumi- nosità del cielo nei siti astronomici, per eseguire simulazioni utilizzando i modelli di inquinamento luminoso più avanzati. Come input, le simula- zioni hanno utilizzato informazioni disponibili al pubblico fornite da AES Andes quando ha presentato il progetto per la valutazione ambien- tale, che afferma che il complesso sarà illuminato da oltre 1000 fonti luminose. “I risultati sull’inquinamento lumi- noso che indichiamo assumono che il progetto installerà le lampade più moderne disponibili in modo da ri- durre al minimo l’inquinamento lu- minoso. Tuttavia, siamo preoccupati che l’inventario delle sorgenti lumi- nose pianificato da AES non sia com- pleto e il più adatto allo scopo. In tal caso, i risultati già allarmanti sotto- stimerebbero il potenziale impatto del progetto INNA sulla luminosità del cielo del Paranal” , spiega Kaufer. Aggiunge che i calcoli presuppongo- no condizioni di cielo sereno: “L’in-

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