l'Astrofilo maggio-giugno 2025
29 MAGGIO-GIUGNO 2025 ASTROFILO l’ N GC 2040 è un giovane am- masso aperto di stelle al- l’interno della Grande Nu- be di Magellano, una galassia sa- tellite della Via Lattea, situata a circa 160000 anni luce dalla Terra. È un tipo di ammasso stellare no- to come associazione OB perché contiene più di una dozzina di stelle di tipo spettrale O e B. Que- ste stelle conducono vite brevi, di soli pochi milioni di anni, durante i quali bruciano ad altissime tem- perature prima di esplodere come supernovae. L’energia rilasciata dalle esplosioni di queste stelle massicce alimenta la formazione della struttura di NGC 2040, men- tre il materiale espulso innesca la nascita della successiva genera- zione di stelle. La delicata struttu- ra velata della nebulosa è mostra- ta in questa immagine catturata con il telescopio Gemini South, una metà dell’International Ge- mini Observatory, finanziato in parte dalla U.S. National Science Foundation e gestito da NSF NOIRLab. Il telescopio ottico/in- frarosso di 8 metri è perfetta- mente adatto a rivelare sia le stelle luminose sia il bagliore dif- fuso dell’ammasso. NGC 2040 contiene principalmen- te atomi di idrogeno e ossigeno, e quando questi atomi vengono eccitati dalla radiazione ultravio- letta delle stelle massicce vicine, emettono luce. La luce emessa copre una gamma di lunghezze d’onda dall’ultravioletto al visi- bile all’infrarosso. Filtri speciali su Gemini South consentono il pas- saggio di lunghezze d’onda spe- cifiche, o colori, di questa luce emessa, come il rosso intenso e l’arancione dell’idrogeno lumi- noso e l’azzurro chiaro dell’ossi- geno luminoso. Il bianco brillante rappresenta aree in cui vi è ab- bondanza di entrambi. NGC 2040 è chiamato così perché fa parte del New General Catalogue degli oggetti del profondo cielo, com- pilato per la prima volta da John Dryer nel 1888. Osservazioni più recenti hanno rivelato che appar- tiene a una massiccia struttura di gas interstellare nota come LH 88, che è una delle più grandi regioni attive di formazione stellare nella Grande Nube di Magellano. Nel corso dei prossimi milioni di anni, migliaia di nuove stelle nasceran- no nella regione. La maggior par- te delle stelle nella Via Lattea, incluso il Sole, si è probabilmente formata all’interno di ammassi aperti simili a NGC 2040. Quando le stelle O e B termineranno la loro vita come supernovae, arric- chiranno l’ammasso di elementi come carbonio, ossigeno e ferro. Insieme all’abbondante idrogeno dell’ammasso, questi elementi forniranno gli ingredienti neces- sari per la formazione di nuove stelle, pianeti e forse persino del- la vita. Le stelle luminose visibili nell’immagine sono ampiamente separate, ma i loro movimenti nello spazio sono simili, il che in- dica che hanno un’origine comu- ne. Le strutture nebulose stratifi- cate in LH 88 sono i resti di stelle già morte. Le delicate foglie della rosa sono state formate sia dalle onde d’urto delle supernovae sia dai venti stellari delle stelle O e B. Nel complesso, la rosa di LH 88 racconta una storia di morte e ri- nascita, dove la polvere delle stel- le morte produce i semi di nuove stelle e sistemi planetari. E come una rosa, la bellezza di LH 88 è fugace. Entro pochi milioni di an- ni, un istante nella scala tempo- rale cosmica, il gas e la polvere saranno raccolti in giovani stelle o lanciati nello spazio interstel- lare. Le stelle formate all’interno dell’ammasso avranno prosegui- to il loro viaggio attraverso la lo- ro galassia. ! C on i suoi sottili strati di rosso, aran- cione e giallo, la nebulosa che rac- chiude NGC 2040 assomiglia a una rosa vibrante in questa immagine catturata dal telescopio Gemini South. Questo fiore nebuloso mette in mostra la dram- matica storia della vita, della morte e della rinascita stellare. [International Gemini Observatory/NOIRLab/NSF/AURA. Image Processing: J. Miller & M. Rodri- guez (International Gemini Observa- tory/NSF NOIRLab), T.A. Rector (Univer- sity of Alaska Anchorage/NSF NOIRLab), M. Zamani (NSF NOIRLab)]
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