l'Astrofilo maggio-giugno 2020

46 MAGGIO-GIUGNO 2020 bero essere rovinate fino al 3% du- rante il crepuscolo, il tempo di luce appena prima del sorgere o appena dopo il tramonto del sole. Le esposi- zioni più brevi sarebbero meno col- pite: meno dello 0,5% delle osserva- zioni di questo tipo potrebbero es- sere interessate. Anche le osserva- zioni condotte durante la notte sa- rebbero meno colpite, poiché i satel- liti sarebbero nell’ombra della Terra e quindi non illuminati. A seconda del caso scientifico, l’impatto potreb- be essere ridotto apportando mo- difiche ai programmi operativi dei telescopi dell’ESO, sebbene questi cambiamenti abbiano un costo. Dalla parte delle industrie, un passo effi- cace per mitigare l’impatto sarebbe quello di rendere scuri i satelliti. Lo studio rileva inoltre che il mag- giore impatto graverebbe sulle sur- vey a largo campo, in particolare quelle effettuate con grandi tele- scopi. Per esempio, dal 30% al 50% delle esposizioni con l’osservatorio statunitense Vera C. Rubin della Na- tional Science Foundation (non una struttura dell’ESO) sarebbero “grave- L’impatto delle costellazioni satellitari sulle osservazioni astronomiche G li astronomi si sono recente- mente posti il problema del- l’impatto delle megacostella- zioni satellitari sulla ricerca scienti- fica. Per comprendere meglio l’ef- fetto che queste costellazioni po- trebbero avere sulle osservazioni astronomiche, l’ESO ha commissio- nato uno studio scientifico del loro impatto, concentrandosi sulle osser- vazioni con i telescopi dell’ESO nel visibile e nell’infrarosso, ma senza trascurare altri osservatori. Lo studio, che considera un totale di 18 costellazioni satellitari rappresen- tative in fase di sviluppo da parte di SpaceX, Amazon, OneWeb e altri, per un totale di oltre 26 mila satel- liti, è stato ora accettato per la pub- blicazione dalla rivista Astronomy & Astrophysics . Lo studio trova che i grandi telescopi come il VLT (Very Large Telescope) e il prossimo ELT (Extremely Large Te- lescope) dell’ESO saranno “modera- tamente influenzati” dalle costel- lazioni in fase di sviluppo. L’effetto è più pronunciato per le esposizioni lunghe (di circa 1000 s), che potreb- by ESO / Anna Wolter mente colpite”, a seconda del pe- riodo dell’anno, dell’ora della notte e delle assunzioni semplificative usa- te nello studio. Le tecniche di mitiga- zione che potrebbero essere appli- cate ai telescopi dell’ESO non funzio- nerebbero in questo caso, ma ven- gono esplorate attivamente altre strategie. Sono necessari ulteriori studi per comprendere appieno le implicazioni scientifiche della perdita di dati osservativi e della complessità risultante nella loro analisi. I tele- scopi per survey a largo campo come l’osservatorio Vera Rubin possono scansionare rapidamente grandi re- gioni di cielo e sono percio’ cruciali per individuare fenomeni di breve durata come le supernove o asteroi- di potenzialmente pericolosi. Grazie alla loro capacità unica di generare insiemi di dati molto grandi e di tro- vare obiettivi di osservazione per molti altri osservatori, le comunità astronomiche e le agenzie di finan- ziamento in Europa e altrove hanno classificato i telescopi per survey a largo campo una priorità assoluta per gli sviluppi futuri in astronomia. ASTROFILO l’

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