l'Astrofilo maggio-giugno 2018
35 MAGGIO-GIUGNO 2018 CRONACHE SPAZIALI te rappresentativo di ciò di cui sono fatti questi pianeti. Questo ci consen- tirà di rispondere a domande su come la chimica di un pianeta è le- gata all’ambiente in cui si è formato e su come la sua nascita ed evolu- zione dipendono dalla stella attorno a cui orbita” . Questa missione studierà una popo- lazione eterogenea di pianeti extra- solari, che vanno da quelli delle di- mensioni di Giove e Nettuno alle co- siddette super-terre, in una grande varietà di ambienti. L’enfasi princi- pale della missione sarà sui pianeti in orbite strette attorno alle loro stelle. Gli esopianeti caldi, con temperature fino a 2000°C, sono un laboratorio naturale in cui studiare la chimica e la formazione dei pianeti, dato che le loro alte temperature mantengono le diverse specie molecolari in circo- lazione attraverso l’atmosfera, ren- A RIEL sarà posizionato in orbita attorno a L2, un punto di equilibrio gravita- zionale posto a 1,5 milioni di km oltre l’orbita terrestre attorno al Sole. [ESA/STFC RAL Space/UCL/Europlanet-Science Office] dendole così osservabili da lontano. ARIEL avrà un telescopio con uno specchio primario del diametro di un metro, con quale raccogliere la luce visibile e infrarossa proveniente da si- stemi planetari che orbitano attorno a stelle lontane. Uno spettrometro scomporrà la luce nel suo “arcoba- leno” costituente per tracciare le im- pronte chimiche delle molecole atmosferiche quando il pianeta passa davanti o dietro la stella. Un fotometro e un sistema di scan- sione raccoglieranno informazioni sulla presenza di nubi nelle atmo- sfere degli esopianeti e consenti- ranno al telescopio di essere puntato verso la stella con grande stabilità e precisione. Il satellite ARIEL sarà lan- ciato da Kourou, nella Guyana fran- cese, e sarà posizionato in orbita nel punto lagrangiano L2, che è un pun- to di equilibrio gravitazionale a 1,5 milioni di chilometri dalla Terra (il Sole, la Terra e il punto L2 formano una linea retta). Lì il satellite sarà protetto dal Sole e avrà una visione senza ostacoli dell’intero cielo per os- servare un gran numero di esopia- neti. Anche il James Webb Space Telescope (JWST), previsto per il lan- cio nel 2019, sarà situato in quella re- gione. In teoria, non ci sarà alcuna sovrap- posizione nel tempo, poiché ARIEL è pianificata come una missione suc- cessiva al JWST nello studio degli eso- pianeti e delle loro atmosfere. Il project manager della partecipa- zione spagnola al progetto, Josep Co- lomé dello IEEC-CSIC, sottolinea: “La selezione di ARIEL dell’ESA è un’ot- tima notizia. Dà il riconoscimento del lavoro di ingegneria svolto negli ul- timi due anni e aumenterà la tecno- logia spaziale che stiamo sviluppan- do per questa e altre missioni in stretta collaborazione con l’industria del settore. ARIEL ci consente di lavo- rare con i centri di ricerca leader a li- vello mondiale e ci mette nella “serie A” della tecnologia spaziale“ . ASTROFILO l’ !
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