l'Astrofilo maggio-giugno 2018
32 MAGGIO-GIUGNO 2018 CRONACHE SPAZIALI ESO, e quindi un lungo e intenso pe- riodo di installazione e verifica di questo complesso strumento, le os- servazioni iniziali hanno ora confer- mato che MATISSE funziona come previsto. Le prime osservazioni di MATISSE della supergigante rossa Betelgeuse, che dovrebbe esplodere come supernova tra poche centinaia di migliaia di anni, hanno mostrato che questa stella ha ancora segreti da rivelare. Le nuove osservazioni sugge- riscono che la stella appare di dimen- sione diversa se osservata a diverse lunghezze d’onda. I dati permette- ranno agli astronomi di studiare ulte- riormente l’ambiente intorno all’enor- me stella e come viene disperso il ma- teriale nello spazio. L’investigatore principale dello stru- mento MATISSE, Bruno Lopez (Obser- vatoire de la Côte d’Azur (OCA), Nizza, Francia) spiega le sue potenzialità uni- che: “I telescopi singoli possono otte- nere una nitidezza di immagine li- mitata dalla dimensione dello spec- chio. Per ottenere risoluzioni maggiori combiniamo la lu- ce, attraverso l’in- terferenza, che ar- riva da quattro di- versi telescopi del VLT. Così facendo permettiamo a MATISSE di pro- durre le immagini più nitide di qual- siasi altro telesco- pio nella banda di lunghezza d’onda 3–13 µ m, in cui fungerà da com- plemento alle fu- ture osservazioni del telescopio spa- ziale James Webb.” MATISSE contribuirà a diverse aree di ricerca fondamentali in astronomia, in particolare dedicandosi alle regioni in- terne dei dischi che circondano le gio- vani stelle, dove si formano i pianeti, Prima luce di MATISSE sull’interferometro del VLT dell’ESO by ESO / Anna Wolter M ATISSE (dall’inglese Multi AperTure mid-Infrared Spec- troScopic Experiment, cioè esperimento spettroscopio a multi- apertura nella banda del medio infra- rosso) osserva la luce infrarossa, luce con una lunghezza d’onda nello spet- tro elettromagne- tico tra il visibile e le microonde, a lunghezze d’onda tra 3-13 microme- tri (µm). È uno stru- mento spettroin- terferometrico di seconda genera- zione per il VLT (Very Large Tele- scope) dell’ESO che può sfruttare più telescopi allo stes- so tempo, oltre che la natura on- dulatoria della lu- ce. Produce così le immagini più det- tagliate degli oggetti celesti che pos- sano essere ottenute con un qualsiasi telescopio esistente o in progettazio- ne a queste lunghezze d’onda. Dopo 12 anni di sviluppo da parte di molti ingegneri e astronomi in Fran- cia, Germania, Austria, Paesi Bassi e I l complesso strumento du- rante la fase di in- stallazione. [ESO] ASTROFILO l’
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