l'Astrofilo marzo-aprile 2023

L a coppia di ga- lassie in fu- sione nota come UGC 4211 na- sconde un grande segreto: una cop- pia di buchi neri che “cenano” in- sieme, divorando il gas e la polvere che li circonda. Gli scienziati hanno scoperto e confermato l’esistenza della coppia con osserva- zioni da più progetti di ricerca e telescopi: la Dark Energy Camera Legacy Survey (DECalS) sul telesco- pio Blanco di 4 metri, presso l’Osservatorio Intera- mericano di Cerro Tololo (CTIO), il Multi-Unit Spectroscopic Explorer (MUSE) sul Very Large Tele- scope (VLT) dell’ESO, l’Osservatorio Keck e l’Ata- cama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA). L’osservazione delle galassie a più lunghezze d’on- da ha aiutato gli astronomi a vedere che c’era più di una fusione in corso. [ALMA (ESO/NAOJ/NRAO), M. Koss et al (Eureka Scientific)] 50 MARZO-APRILE 2023 ASTRO PUBLISHING tivo nel sistema” , ha detto Treister. “E ALMA ci ha mostrato la posizione esatta dei due buchi neri supermas- sicci in crescita e affamati. Tutti que- sti dati insieme ci hanno fornito un quadro più chiaro di come le galas- sie come la nostra si siano rivelate, come sono e che cosa di- venteranno in futuro” . Finora, gli astronomi hanno studiato princi- palmente solo le prime fasi delle fusioni tra ga- lassie. La nuova ricerca potrebbe avere un pro- fondo impatto sulla no- stra comprensione del- l’imminente fusione della Via Lattea con la vicina Galassia di An- dromeda. Koss ha di- chiarato: “La collisione Via Lattea-Andromeda è nelle sue primissime fasi e si prevede che si verificherà tra circa 4,5 miliardi di anni. Ciò che abbiamo appena studiato è una sor- gente nella fase finale della colli- sione, quindi ciò che stiamo veden- do presagisce quella fusione e ci dà anche un’idea della connessione tra i buchi neri che crescono e si fon- dono, e alla fine producono onde gravitazionali” . “Questa affascinan- te scoperta mostra la potenza di ALMA e come l’astronomia multi- lunghezza d’onda possa generare risultati importanti che espandono la nostra comprensione dell’univer- so, inclusi buchi neri, nuclei galattici attivi, evoluzione del- le galassie e altro” , afferma Joe Pesce, di- rettore del program- ma NSF per il Natio- nal Radio Astronomy Observatory. Conclu- de Pesce: “Con l’av- vento dei rivelatori di onde gravitazionali, abbiamo l’opportu- nità di espandere ul- teriormente la nostra potenza di osserva- zione, combinando tutte queste capaci- tà. Non credo che ci sia davvero un limite a ciò che possiamo imparare” . ASTROFILO l’ Q uesto video mostra un’illustrazione e immagini ALMA di due buchi neri che “cenano” insieme e divorano avidamente la polvere, il gas e altro materiale deviato dalla collisione. [ALMA (ESO/NAOJ/ NRAO), M. Koss et al (Eureka Scientific), S. Dagnello (NRAO/AUI/NSF)] !

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