Astrofilo ottobre 2013

EVOLUZIONE STELLARE ASTROFILO l’ stelle di tipo so- lare (non necessa- riamente gemel- le) che mostrano abbondanze di e- lementi equipara- bili a quelle del Sole. Se fosse in- vece il primo sce- nario quello più realistico, ci sa- rebbe il vantag- gio di poter indi- viduare sistemi planetari compo- sti di corpi rocciosi semplicemente misu- rando l'abbondanza di litio in stelle di tipo solare. Meno litio viene rilevato, più pianeti orbitano attorno a una determinata stella. Nella fattispecie, 18 Scorpii avrebbe meno pianeti di HIP 56948, che a sua volta ne avrebbe un numero paragonabile a quelli del Sole, mentre HIP 102152 ne avrebbe di più. È stato accertato che attorno a que- st'ultima non esistono pianeti giganti entro le 2 unità astronomiche, il che rende ancor più probabile l'esistenza di pianeti rocciosi. Poiché tali pianeti non transitano sul disco stellare, per accertarne l'esistenza sarà ne- cessario attendere l'entrata in funzione dei telescopi della prossima generazione, i quali saranno in grado di cogliere nel moto della stella le variazioni di velocità radiale attribuibili a pianeti grandi come la Terra e anche più piccoli. Questione del litio a parte, lo studio com- piuto dal team di Meléndez e Mon- roe (in uscita su The Astrophysical Jour- nal Letters ) ci per- mette di fare un bal- zo in avanti di 3,6 miliardi di anni nel- la vita del Sole e di capire come cam- bierà la nostra stella prima di raggiun- gere l'età di HIP 102152, un'età che in termini astrono- mici non è poi così lontana dalla fase di gigante rossa, al- la quale approdano tutte le stelle di tipo solare, quando vie- ne a mancare l'e- quilibrio fino a quel punto mantenuto dalla fusione termo- nucleare. n J orge Meléndez, (coordinatore del team di ricer- catori che stu- diando la stella HIP 102152 ha scoperto la sua estrema similitu- dine al Sole e la sua elevata età) posa qui nei pres- si del Cerro Tololo Inter-American Observatory. I due grafici a fianco metto- no a confronto HIP 102152 e 18 Scorpii a lun- ghezze d’onda che includono il doppietto del litio a 6708 Å. Ai dati delle due stelle, rap- presentati da punti (che sulle creste si am- mucchiano), è stato sovrappo- sto lo spettro solare, rappre- sentato dalla linea continua. L’assorbimento dovuto al litio risulta mag- giore nella stella più gio- vane e minore in quella più vecchia. [J. Me- léndez et al.]

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